MOST WERE SILENT – GALLERIA PEOLA – TORINOVan Der è lieta di annunciare l’opening (giovedì 3 maggio ore 18) della mostra (di cui ha seguito curatela, exibition design e allestimento) Most were silent, la prima personale alla galleria Alberto Peola di Anush Hamzehian e Vittorio Mortarotti. I lavori della coppia, presenti da anni sulla scena artistica internazionale, spiccano per l’originalità nell’utilizzo dei linguaggi dell’immagine documentaria (fotografia e video) e per l’attenzione verso le marginalità storiche, geografiche e sociali. Per realizzare le fotografie e i video di Most Were Silent, Hamzehian e Mortarotti trascorrono più di un mese ad Alamogordo, in New Mexico. Scelgono il luogo seguendo la prassi dei geologi che studiano la propagazione delle onde sismiche per andare, a ritroso, alla ricerca del punto di origine. Alamogordo diventa così l’ ‘epicentro’ da cui partire per affrontare i temi trattati da Most Were Silent: la guerra e le sue conseguenze. In questa assolata e sonnolenta cittadina alle propaggini del deserto della Jornada del Muerto, nulla sembra oggi evocare il ricordo di eventi bellici. Eppure è qui, nel segreto di una base militare, che l’energia atomica trovò per la prima volta un’applicazione bellica.L’esplosione avvenne il 16 luglio 1945 e nulla sarebbe più stato come prima. “We knew the world would not be the same – disse Dennis Oppenheimer, il fisico a capo dello sviluppo della prima bomba nucleare, che proseguì l’intervista riportando le reazione dei suoi colleghi del Manhattan Project, un ricordo da cui gli artisti traggono il titolo della mostra – A few people laughed, a few people cried, most people were silent”. In questo scenario storico e geografico, Alamogordo è la città più vicina al luogo dove ebbe inizio l’era atomica nella sua potenza distruttiva (Hiroshima e Nagasaki) e dissuasiva (guerra fredda). Dal territorio che ha fatto da sfondo a questo evento epocale, gli artisti fanno partire la riflessione che affronta i temi atavici della violenza umana e della memoria storica. Leggi il comunicato stampa completo. La mostra rientra nel programma di Fo.To – Fotografi a Torino. |